Anche il marketing può essere sostenibile
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Come si a fa a rendere il marketing sostenibile? “Semplicissimo! Qualche campagna eco-friendly ed è fatta”. Sbagliato.
Sempre più persone si chiedono come poter lasciare ai posteri un mondo migliore di quello attuale. O almeno non peggiore. Da anni l’attenzione nei confronti della sostenibilità e dei temi ambientali si è imposta come tendenza dominante in più ambiti, tra cui anche quello del marketing.
Un’azienda orientata alla ricerca di un modus operandi più sostenibile e green ha come obiettivo principale quello di orientare i propri clienti verso stili di vita e consumo più sostenibili. Dunque, il focus ricade sulla soddisfazione dei fruitori di un determinato servizio e sugli effetti a lungo termine. Il benessere individuale diviene automaticamente collettivo.
In sintesi, si persegue l’appagamento dei bisogni dei clienti, il raggiungimento degli obiettivi aziendali in tema ambientale e la trasmissione di valori importanti.
Il green marketing ingloba nelle proprie azioni, non soltanto prodotti e servizi, ma anche l’immagine stessa dell’azienda. Per realizzare un piano sostenibile occorre onestà, coerenza, innovazione e revisione di tutte quelle pratiche legate all’impresa stessa, che risulterebbero in antitesi estrema con la sfera dell’eco-friendly. C’è necessità, dunque, di ridefinire l’intera mission aziendale.
Essere sostenibili è difficile, ma non impossibile.
Attenzione, però, al greenwashing! Questa terminologia è usata per tutte quelle imprese che sfruttano il trend mondiale dell’onda verde adottando una comunicazione sostenibile, ma non apportando, di fatto, alcun tipo di azione migliorativa interna, in ottica green. Conseguenze? Perdita di clienti.
I cambiamenti ambientali e climatici risultano essere la sfida più importante da affrontare, attualmente. Sviluppare, quindi, una brand identity sostenibile è diventato, ormai, un vero e proprio approccio strategico nella gestione di una azienda a cui, con l’avanzare del tempo, sarà sempre più difficile sottrarsi.
Blu Certe
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Immaginare vuol dire avere una visione, mettere insieme idee ed emozioni e farci un cocktail mai bevuto prima. Certe è nata così, sulla scia colorata di una visione, un giorno di marzo del 2019. Negli occhi il mare più blu che la Puglia conosca, nella testa quella voglia matta di partorire un progetto che racchiudesse in un unico posto la voglia di creare, le esperienze maturate negli anni e delle belle teste, così diverse tra loro e così pronte a contaminarsi l’una con l’altra.
Insomma, una realtà fresca come quel mare, che contenesse tutto quel blu, tutte le parole che avevamo voglia di raccontare, tutte le sfide che avevamo voglia di intraprendere.
Il blu, a garanzia di quel ricordo, è finito nel logo, guadagnandosi un pantone mai esistito prima “il blu Certe”. Le nostre parole, invece, si sono accoccolate in quei tre puntini di sospensione, come una promessa, la nostra promessa: un dialogo creativo sempre aperto all’ascolto.
Si dice che si ricorda sempre il momento in cui viene al mondo un figlio. Ecco, anche i progetti lo sono…Benvenuta, Certe!