Rebranding, quando il cambiamento è funzionale
Ricominciare. Rinnovare. Ridisegnare. Questo è il rebranding, una strategia di marketing e comunicazione utilizzata per dare nuova linfa alle aziende.
Ciò che porta una società ad una riorganizzazione della brand identity può essere distinto tra rebranding reattivo e proattivo. Nel primo caso il rebranding viene scelto per comunicare cambiamenti importanti, come una fusione aziendale o come risposta all’innovazione dei competitor, per mantenere un vantaggio sul mercato. Nel secondo caso, invece, questa strategia rappresenta una opportunità di miglioramento della propria identità a 360°.
I benefici del rebranding in tre punti:
1. riallineare i valori aziendali con la brand identity per un nuovo e più efficace coinvolgimento del pubblico;
2. distinguersi dalla concorrenza e continuare ad espandersi con l’obiettivo di far crescere il proprio marchio;
3. fronteggiare al meglio i cambiamenti di un mercato caratterizzato da clienti sempre più esigenti.
Un’operazione di rebranding non è esente da rischi. Il cambiamento, in ogni sua forma, è destabilizzante e i consumatori potrebbero sentirsi disorientati e non ritenere migliorativa una azione definita tale dal brand stesso. Il processo deve essere gestito con cura, attraverso ricerche di mercato, valutazioni dell’identità attuale del marchio, definizione di nuovi obiettivi e creazione di nuovi elementi di identità visiva. Solo così cambiare potrà rappresentare una opportunità.